Il dibattito sulla riforma della giustizia in Italia è tornato al centro del panorama politico, con il governo che propone una serie di modifiche e con un cambiamento notevole nell’ordinamento della magistratura, di cui si discute da decenni: la cosiddetta separazione delle carriere, cioè l’introduzione di carriere con concorsi di ammissione diversi e diverse norme interne per i magistrati inquirenti. Altre importanti modifiche riguardano poi il Consiglio superiore della magistratura (CSM), cioè l’organismo di autogoverno della magistratura: la riforma sdoppia anche in questo caso le funzioni, creando un CSM per ciascuna delle due carriere, e introduce inoltre una Alta corte disciplinare, che dovrà giudicare sugli illeciti di entrambe le magistrature definendo le relative sanzioni.
Intorno alla riforma si è sviluppato un accanito dibattito politico e sindacale, suscitando forti divergenze. Da Napoli parte l’iniziativa di Confsal-Unsa, il sindacato maggiormente rappresentativo nel Ministero della Giustizia, con un incontro-dibattito che si terrà giovedì 9 aprile dalle ore 10.30 alle 13.30, presso la Sala Arengario del NPG “Alessandro Criscuolo”. L’evento, che vedrà la partecipazione del segretario generale Massimo Battaglia, si inserisce nel lungo percorso del sindacato, che ha recentemente festeggiato i settant’anni dalla sua fondazione, contraddistinti da autonomia e successi.
Al centro del dibattito ci saranno temi cruciali per il mondo giudiziario, come la riforma Cartabia, il nuovo e innovativo CCNL, sottoscritto con il determinante contributo dell’UNSA, e sul cui contenuto economico si intende fare chiarezza, il Contratto integrativo Giustizia, le problematiche legate ai precari del PNRR, l’urgenza di un riequilibrio del salario accessorio, e il difficile vissuto quotidiano dei lavoratori, condizionato dalle difformità applicative delle direttive ministeriali. Sarà inoltre trattato il rinnovo delle RSU, previsto nei prossimi giorni.
Per il segretario regionale Mario De Rosa, che introdurrà i lavori dopo il saluto della segretaria provinciale Marisa Avallone, l’assemblea rappresenterà un momento di aperto confronto, che, nel rispetto dei valori di solidarietà e dignità, traccerà il cammino verso un giusto riconoscimento della qualità del lavoro dei “giudiziari” e dei loro diritti, sia a livello locale che centrale.