Situata al Vomero, in Via Cimarosa 25, la Casa Museo Murolo è stata inaugurata alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e di altre personalità di spicco della scena culturale napoletana. I curatori di questa mostra permanente hanno immaginato e realizzato il museo come un luogo vivo, in cui la memoria si intreccia con la contemporaneità, creando un ponte tra passato e futuro. Grazie all’iniziativa della Fondazione Roberto Murolo, con il supporto dell’Università Federico II e del Conservatorio di San Pietro a Majella, il progetto si inserisce in una visione più ampia di valorizzazione della canzone napoletana come patrimonio culturale universale.
Passeggiare nelle stanze della Casa Museo Murolo significa entrare in un mondo che appare sospeso nel tempo. L’appartamento conserva ancora oggi l’arredamento originale ottocentesco e le decorazioni dell’epoca. Tra le mura che hanno visto nascere e crescere la carriera di Roberto Murolo, si trovano:
- manoscritti originali e lettere autografe di Murolo e di altre figure della musica e della letteratura;
- strumenti musicali storici, tra cui le chitarre ed i mandolini appartenuti al maestro;
- rari dischi a 78 giri, con incisioni inedite e provini mai pubblicati;
- libri e documenti storici, comprese numerose pubblicazioni francesi collezionate dal padre Ernesto Murolo;
- premi e riconoscimenti, tra cui l’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana ed il Premio alla Carriera ricevuto nel 2002 durante il Festival di Sanremo.
Oggetti che da semplici cimeli sono diventati testimoni di una vita interamente dedicata alla musica ed alla cultura napoletana.
Nelle stanze del museo pare ancora aleggiare la presenza del Maestro Roberto Murolo come a rendere ancora più speciale questa casa: le cui stanze sono state il crocevia di alcune delle menti più brillanti della cultura napoletana. Camere che hanno visto riunirsi, tra un bicchiere di vino ed una chitarra imbracciata, personalità quali:
- Salvatore Di Giacomo, poeta e autore di alcuni dei testi più celebri della canzone napoletana;
- Totò, il principe della risata che con Napoli aveva un legame viscerale;
- i fratelli De Filippo, simbolo del teatro napoletano nel mondo;
- Fabrizio De André, che ha saputo reinterpretare la tradizione musicale napoletana con rispetto e genialità;
- Mia Martini e Renzo Arbore, artisti che hanno contribuito a portare la musica napoletana oltre i confini regionali;
Più di una casa si è trattato di un vero e proprio cenacolo artistico, dove si mescolavano note, versi e idee, creando un’eredità che ancora oggi risuona “dint’e vicoli e sta città“.
La creazione della Casa Museo “MU” è stata resa possibile dalla Fondazione Roberto Murolo, nata per volontà dello stesso artista e oggi presieduta da Mario Coppeto. La Fondazione oltre alla conservazione del passato lavora attivamente per la diffusione della canzone napoletana, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ed il Conservatorio di San Pietro a Majella.
«Questa Casa Museo non è solo un riconoscimento ad un grande artista, – ha affermato il sindaco, Gaetano Manfredi – Roberto Murolo è stato uno dei più grandi interpreti di un patrimonio straordinario ed anche l’ultima edizione del festival di Sanremo ha dimostrato come la canzone napoletana sia ancora viva ed al passo con i tempi, e credo che sia la più creativa d’Italia. Il Comune offrirà massimo sostegno a questa bellissima iniziativa che contribuisce a custodire il patrimonio storico e culturale della nostra città».
Uno degli obiettivi principali del Museo “MU” è l’educazione musicale delle nuove generazioni, attraverso studi e ricerche sull’immenso patrimonio culturale della canzone partenopea. Il Centro Studi della Canzone Napoletana, ospitato nella Casa Museo, rappresenta un punto di riferimento per musicologi, artisti e appassionati che vorranno approfondire questa tradizione unica.
Come dicevamo, il Museo Murolo è stato pensato sia come spazio espositivo che come luogo dinamico e interattivo ed il pubblico potrà partecipare a:
- visite guidate, per scoprire la storia e i segreti della casa;
- micro concerti, in cui la musica napoletana prende vita nelle stanze che l’hanno vista nascere;
- laboratori di liuteria, per apprendere l’arte della costruzione di strumenti musicali;
- workshop e incontri, dedicati alla cultura ed alla storia della canzone napoletana.
Il tutto in un approccio moderno che permette di vivere un’esperienza che va oltre la semplice osservazione, immergendosi attivamente nella storia e nella musica.
Negli ultimi anni, la canzone napoletana sta vivendo una significativa rinascita, grazie anche ad artisti che ne hanno saputo reinterpretare l’essenza. Dal ritorno della lingua napoletana nelle canzoni moderne, sino alla rinnovata attenzione internazionale, la musica partenopea continua a evolversi senza perdere la propria identità culturale.
E proprio in un’epoca come la nostra, in cui la musica è sempre più digitale e globalizzata, conoscere le proprie radici è essenziale per innovare senza perdere la propria autenticità. E Napoli non vuole dimenticare i suoi maestri, è questo il segnale forte legato alla inaugurazione del “MU“: la città riconosce l’importanza di tutelare e valorizzare il proprio patrimonio culturale. La Casa Museo Murolo vuole diventare sia una meta per turisti che un punto di riferimento per chi ama la musica, la storia e la cultura “‘e chesta città“.
Che siate appassionati di musica, studiosi, visitatori o semplici curiosi, questo museo vuole offrirvi un viaggio emozionante dentro una delle più belle pagine della nostra cultura.
E chissà, magari tra una visita ed un concerto, ci sarà chi, ispirato da questa atmosfera, prenderà in mano una chitarra e scriverà il prossimo grande classico della canzone napoletana.
La Casa Museo Murolo “MU” è aperta tutti i venerdì e sabato dalle 10 – 18; e la domenica dalle 10 – 13:30
Ingresso 5€
Nei pressi della Funicolare Centrale che collega via Toledo (centro storico) con il Vomero
Per info e prenotazioni consultare www.casamuseomurolo.it