La speranza è sempre l’ultima a morire e infondere speranza è un nostro dovere quotidiano, in qualsiasi contesto viviamo ed anche tra numerose difficoltà. Dalla speranza ci incamminiamo verso l’ottimismo, la positività e il cambiamento come risposta alle negatività che spesso affliggono l’umanità
Monsignor Gennaro Pascarella, vescovo emerito di Ischia e Pozzuoli, dal numero di marzo del mensile diocesano “Segni dei Tempi” prende spunto dal nome della testata e, nel suo articolo in primo piano, rafforza le idee di Papa Francesco, i suoi inviti e i suoi messaggi lanciati in occasione del Giubileo ed anche in queste giorni in cui è costretto ad un lungo ricovero ospedaliero.
“Nella Bolla per l’indizione del Giubileo Spes non confundit – si legge nell’articolo – il Papa invita a scoprire e attingere speranza anche nei «nei segni dei tempi che il Signore ci offre». Nel messaggio per la LIX Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 gennaio 2025) si incoraggia «a scoprire e raccontare le tante storie di bene nascoste fra le pieghe della storia; a imitare i cercatori d’oro, che setacciano instancabilmente la sabbia alla ricerca della minuscola pepita», a “trovare questi semi di speranza e farli conoscere”, “a
scovare le scintille di bene che ci permettono di sperare”.
Segni di speranza vanno offerti ai detenuti, agli ammalati, ai migranti, agli anziani, ai giovani -scrive ancora Pascarella – facendo crescere in loro “il desiderio di generare nuovi figli e figlie, come frutto della fecondità del loro amore”, “a miliardi di poveri, che
spesso mancano del necessario per vivere”.
Nel primo piano di “Segni dei Tempi” anche l’articolo di Pino Natale che sottolinea l’importanza di rimettere al centro della nostra vita la Parola di Dio, proporre la fede, biblicamente fondata, senza finzioni.
A firma di Carlo Lettieri invece “Il Cammino Sinodale nella fase profetica”, una descrizione delle tappe del cammino. Dopo la fase narrativa dedicata all’ascolto (avviata nel 2021), è stata portata avanti la fase sapienziale (che ha coperto l’anno pastorale 2023/2024). Quindi il Cammino sinodale entra nella fase profetica e si va verso la prossima Assemblea generale Cei (dal 26 al 29 maggio) e che consentirà di fare sintesi
del percorso compiuto in tutti questi anni.
Ecco gli altri articoli, approfondimenti e riflessioni che completano il numero di marzo di Segni dei Tempi
- A 50 anni dalla Legge Basaglia: i “pazzi” dimenticati (Giancamillo Trani)
CULTURA E TERRITORIO
- Il caso Antonino Pio: lo stadio simbolo della grande Puteoli non si può visitare (Gennaro D’Orio)
La fontana di duemila anni fa: un tubo nelle acque di Portus Julius (Antonio Cangiano)
Un cortometraggio nell’antico tribunale di Napoli: la storia dell’avvocato Filomena De Stefano (G.T.)
La stazione della Cumana per la funivia di Fuorigrotta-Posillipo (Giuseppe Peluso)
Stazione Fs di Campi Flegrei: grandi novità per l’area (Simona D’Orso)
Le luci e il turismo mordi e fuggi (Giovanna Di Francia)
Gli archeodisegnatori, gli artisti delle ricostruzioni del passato (Aldo Cherillo)
Bartolo Longo sarà santo, era anche… meteorologo (Adriano Mazzarella e Salvatore Sorrentino)
Un patto per l’informazione sulla terza età (Ottavio Lucarelli)
DALLA DIOCESI
- Il Sinodo e le sfide della Chiesa di oggi (Alessandra Scotto)
Passeggiata biblica a S. Angelo in Formis
La Settimana per la Vita (Mariano Amirante)
Beatificazione per il cardinale Gantin, ricordando il vescovo Padoin (C.L.)
Il Giubileo dei Volontari