
Si era già presentato lo scorso Natale sui suoi canali social e web con lo speciale panettone alle albicocche del Vesuvio, una dedica alla città partenopea. Ma l’arte dei dolci non conosce confini e così in occasione della Santa Pasqua il maestro pasticcere Vincenzo Faiella propone il suo “casatiello”, una personalizzazione del tradizionale rustico di Pasqua e Pasquetta, ma nel pieno rispetto della tradizione. Si tratta del “Pan Tortano salato” con pancetta, salame, capocollo, formaggio pecorino, uova sode e poco pepe.
Foto di Luigi Savino
Il salato che si fonde con il dolce, un matrimonio tra due gusti che conferma l’abilità di un pasticcere alla preparazione di prodotti rustici, quindi non solo zuccheri.
Vincenzo Faiella continua a calcare le orme di suo padre per portare avanti una attività storica e tradizionale grazie a ciò che gli ha trasferito suo padre con la sede a San Marzano sul Sarno. Faiella è stato già insignito dei premi FIPGC “MIGLIOR PANETTONE DEL MONDO” nel 2019 e 2020 ed il “PARMA CITY OF GASTRONOMY” per il miglior panettone artigianale, ma non si esclude che possa conquistare qualche riconoscimento anche pe il suo Pan Tortano salato.
Nella pagina biografica del suo sito racconta i suoi percorsi e la sua passione: “Avevo circa dodici anni quando, spinto dalla curiosità e da una grande voglia di imparare questa arte, iniziai a lavorare nella storica pasticceria del mio papà Carmine, a San Marzano sul Sarno.
Due anni dopo fui assunto dal maestro lievitista Toty Catanese, ed è lì che ebbe inizio il mio lungo viaggio nel mondo dei lieviti e dei loro mille segreti. L’esperienza accademica maturata al fianco di maestri pasticceri italiani di fama internazionale come Rolando Morandin, Achille Zoia ed Eliseo Tonti, mi ha dato la consapevolezza che non basta solo la tecnica per realizzare un buon dolce, ma serve anche passione e ricerca delle migliori materie prime. Adoro tutti i dolci della tradizione italiana, dalle classiche pastiere ai dolci mignon, dai babà ai raffinati e più elaborati monoporzione. È con i lieviti però che esprimo tutta la mia passione per la pasticceria. Dal Lievito madre prendono vita i miei panettoni, i pandoro, le colombe.”.