Tuttavia, non basta chiudere gli occhi per qualche minuto: un riposo troppo lungo può lasciarti intontito, mentre uno troppo breve potrebbe non essere efficace, e quindi? Come trovare il giusto equilibrio?
Un breve riposo aiuta il cervello a consolidare la memoria e studi della NASA e dell’Università della California dimostrano che un riposino pomeridiano migliora la concentrazione e le capacità decisionali. Dopo soli 20 minuti, le prestazioni cognitive possono aumentare fino al 30%.
Ma i benefici non si fermano al solo cervello. Una ricerca dell’Università di Harvard ha rilevato che chi fa una dormitina pomeridiana, almeno tre volte a settimana, ha un ridotto rischio di malattie cardiovascolari. Il sonno aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e abbassa la pressione sanguigna.
Dal punto di vista emotivo, la siesta pomeridiana è un potente antidoto contro l’irritabilità, infatti riposare aumenta i livelli di serotonina e dopamina, migliorando l’umore e riducendo lo stress.
La chiave è rispettare le fasi del sonno, un riposo troppo lungo porta ad una condizione nota come inerzia del sonno, che ti lascia più stanco di prima.
- 10-20 minuti: sono perfetti per un “boost” di energia immediato.
- 30 minuti: migliorano la memoria, ma il risveglio può essere più lento.
- 60-90 minuti: un ciclo completo di sonno, utile se hai dormito poco, ma che può compromettere il riposo notturno.
L’orario giusto per una dormitina pomeridiana è tra le 13:00 e le 15:00, farlo più tardi potrebbe disturbare il sonno notturno.
Per anni, dormire sul posto di lavoro è stato visto come un segno di scarsa produttività. Oggi, aziende come Google o Nike stanno ribaltando questa convinzione, introducendo spazi per il cosiddetto riposo strategico.
I dati dimostrano che la pennichella pomeridiana:
- riduce gli errori lavorativi, migliorando la concentrazione;.
- stimola la creatività, favorendo soluzioni innovative;
- aumenta la produttività, riducendo il bisogno di caffeina e stimolanti.
Persino la NASA ed alcuni centri di controllo del traffico aereo hanno integrato i riposini pomeridiani nelle routine dei propri lavoratori, migliorando la prontezza e la sicurezza operativa.
Se fatto male, come accennavamo poco prima, il riposo diurno può avere effetti negativi. Il problema principale è la durata del sonno: riposi pomeridiani superiori ad un’ora possono causare l’inerzia del sonno, rallentando riflessi e lucidità.
Studi recenti dell’Università di Guangzhou suggeriscono che un sonno diurno troppo prolungato potrebbe essere collegato a problemi metabolici evidenziando possibili legami tra i sonnellini lunghi e un maggior rischio di diabete, obesità o ipertensione. Più in generale, un prolungato riposo diurno può essere un segnale di disturbi del sonno notturno, quali apnea o insonnia cronica. Quindi, se di giorno senti frequentemente il bisogno di dormire allora potrebbe tornarti utile consultare uno specialista.
Il sonnellino pomeridiano perfetto non è quindi una perdita di tempo ma una strategia per migliorare benessere fisico ed energia. Ma, per sfruttarlo al meglio, bisogna ricordarsi di mantenere il sonno tra i 10 e i 30 minuti, riposando preferibilmente nel primo pomeriggio.
Sempre più aziende e studi scientifici stanno dimostrando che riposare in modo strategico migliora la produttività e la salute. Ora sta a te sperimentare e trovare il metodo giusto per te. Sei pronto a fare del pisolino un’abitudine vincente?