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Il “Carnevale di Scampia”: una festa che trasforma il quartiere in un simbolo di resistenza

Domenica 2 marzo 2025 - periferia Nord di Napoli: dimenticate per un attimo il Carnevale così come lo conoscete. A Scampia non troverete soltanto coriandoli e stelle filanti, né una sfilata organizzata da qualche grande sponsor. Nel quartiere a Nord di Napoli, il Carnevale è un’altra cosa: è memoria, lotta, arte di strada e resistenza culturale. Non è soltanto un giorno di festa, ma è un appuntamento che, anno dopo anno, ribadisce un concetto semplice ma potentissimo allo stesso tempo: la periferia non è un luogo geografico marginale, ma una condizione sociale che può e deve essere riscritta.

Nel 2025, il Carnevale di Scampia arriva alla sua 43ª edizione e porta con sé un tema forte e quanto mai attuale: “Diritti vs Rovesci, ovverossia Cura vs Emergenza”. Un messaggio che tocca il cuore di chi ogni giorno lotta per la dignità, in un mondo che sembra sempre più abituato a gestire le crisi piuttosto che prevenirle.

Il Carnevale di Scampia non esisterebbe senza Felice Pignataro. Negli anni ’80 del secolo passato, quando il quartiere era ancora un esperimento urbanistico fallito ed un simbolo del degrado metropolitano, Felice decise che la risposta alla marginalizzazione non poteva essere solo la rabbia. Così prese cartapesta, colori e pennelli ed iniziò a dipingere, costruire maschere, creare carri e murales.

Nel 1983 nasceva il primo “Carnevale di Scampia”, grazie al lavoro del GRIDAS (Gruppo Risveglio dal Sonno), fondato da Felice Pignataro e da sua moglie Mirella La Magna. Da allora, la tradizione non si è mai più fermata ed ha attraversato decenni di cambiamenti, senza perdere la sua anima popolare e politica, sopravvivendo anche al suo fondatore, le cui opere arricchiscono la stazione della metropolitana di Scampia/Piscinola.

Ogni anno, il Carnevale di Scampia sceglie un tema che rifletta le tensioni e le speranze del quartiere e delle comunità che in esso operano. Quello del 2025 è una dichiarazione di intenti: i diritti vanno conquistati e difesi, ben sapendo il “rovescio della medaglia” è sempre in agguato.

Gli organizzatori lo spiegano con parole semplici e chiare: il rovescio può essere un’ingiustizia sociale ma anche una catastrofe ambientale causata dalla speculazione edilizia. La scelta è tra una società che si prende cura delle persone e dei territori e una che vive di emergenze continue, incapace di guardare oltre il proprio immediato interesse.

Ecco perché quest’anno il Carnevale diventa ancor di più una chiamata all’azione, un invito a non assuefarsi alla precarietà ma a costruire alternative e, ieri, il cuore pulsante dell’evento, è stato come di consueto il corteo che ha attraversato le strade di Scampia:

  • ore 9:30: si è cominciato con l’esibizione dell’Orchestra giovanile Musica Libera Tutti nella sede del Gridas, in Via Monte Rosa 90/b;
  • ore 10:00: è iniziato il corteo festante, un fiume di persone, a seguito dei carri, dei tamburi e delle bandiere, ai cui, man mano, si sono aggiunti una moltitudine di abitanti del quartiere trascinati dalla musica e dall’allegria dei partecipanti;
  • Percorso: dalla sede del GRIDAS attraverso le principali vie del quartiere, il corteo è giunto a Piazza Giovanni Paolo II, con una sfilata durata all’incirca quattro ore.

Nel frattempo, lungo il tragitto, spettacoli di teatro di strada, performance musicali, balli e interventi artistici hanno vita ad un racconto collettivo e partecipato.

E, nello spirito del fondatore, i carri del Carnevale di Scampia più che delle semplici decorazioni, sono manifesti su ruote, ciascuno con un significato preciso:

  • l’Uomo Nuovo: ispirato ai murales di Felice Pignataro, a simboleggiare un’umanità capace di costruire il futuro con le proprie mani;
  • la Racchetta dei “Diritti e Rovesci”: una metafora potente della società, in cui i diritti vengono continuamente “giocati” e spesso ribaltati da chi detiene il potere;
  • i “Due aspetti della Terra”: creato dall’Educativa Territoriale Raggio di Sole, che ha affrontato il tema dell’emergenza climatica e della necessità di un cambiamento radicale;
  • La “Mare Jonio” in cartone: una riproduzione simbolica della nave della Mediterranea Saving Humans, per ricordare che il diritto alla vita e all’accoglienza è ancora una questione aperta.

Ogni carro è stato realizzato con materiali di recupero, perché qui, a Scampia, la sostenibilità non è una moda, ma una necessità. Il Carnevale, poi, è ritmo, suoni, energia pura, l’energia di un quartiere con il più alto numero di giovani della città di Napoli. A battere il tempo della festa c’erano:

  • la “Banda del GRIDAS”, storica colonna sonora della manifestazione;
  • il “Frente Murguero Italiano”, che con il suo repertorio di percussioni e danze ispirate alle murga sudamericane;
  • gruppi di musica popolare ed artisti di strada, che hanno trasformato il corteo in un’esplosione di creatività.
Striscione dell'Associazione Dream Team - 43° edizione del Carnevale del Gridas a Scampia | Life & News Magazine
Arci Scampia: Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai! – Foto di Alessandro Di Somma

Ma il Carnevale di Scampia non è soltanto un’isola felice, perché la manifestazione fa parte del Carnevale Sociale della Città Metropolitana di Napoli, una rete di eventi che coinvolge diversi quartieri, dal centro alle periferie in una connessione tra diverse realtà cittadine a riprova che questa festa è una celebrazione di quartiere ed allo stesso tempo è una festa collettiva che vuole parlare a tutta la città.

Negli anni scorsi, il Carnevale di Scampia si è sempre concluso con il falò di un grande fantoccio, simbolo delle ingiustizie e delle paure dell’anno appena trascorso, ma quest’anno il tradizionale rogo non è stato consentito.

Ma la cosa non ha avuto importanza, perché il Carnevale non vive solo di rituali che con il tempo possono diventare solo delle abitudini: il vero significato di questa festa sta nella partecipazione popolare, nel trasformare la strada in un laboratorio di idee e nel lasciare che il quartiere si riappropri dei suoi spazi.

Per coloro che pensano al Carnevale di Scampia solo come ad un giorno di festa, beh questi si sbagliano di grosso! Si tratta di una manifestazione che è il frutto di un lavoro continuo di associazioni, gruppi e singoli cittadini che, tutto l’anno, costruiscono alternative concrete alla marginalizzazione. A Scampia, il Carnevale è un altro modo per dire che il quartiere non è solo ciò che raccontano i media, ma una comunità che resiste, che si organizza, che lotta e che sogna.

Quarantatré edizioni dopo, il Carnevale del Gridas è più vivo che mai, a dimostrazione che le periferie possono creare cultura, che la creatività può essere uno strumento di lotta e che la gioia condivisa è, in fondo, la forma più potente di resistenza.

Partecipare al Carnevale di Scampia è l’occasione giusta per scoprire un pezzo della Napoli che non si arrende, che anche quando fa festa vuole offrire una diversa visione del mondo – un mondo che ogni anno si rimette in marcia e sfila per le vie cittadine.

A Scampia già vi aspettano per il
Carnevale 2026!

2 marzo 2025 Carnevale del Gridas a Scampia, il quartiere sfila | Life & News Magazine
Foto di Alessandro Di Somma
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Alessandro Di Somma
Alessandro Di Sommahttps://www.web-napoli.it/
Alessandro Di Somma rappresenta la Web Napoli Agency che si occupa della realizzazione e del restyling di siti web, a Napoli e provincia. È un appassionato blogger che scrive su diversi argomenti, tra cui tecnologia, web design e marketing online.

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