“Non sapevamo fosse un’associazione di ragazzi Down, ci scusiamo. Buona Pasqua.”
A volte, anche dalle storie più amare nasce qualcosa di buono. È successo a Catania, nel rione Picanello, dove una vicenda iniziata con un furto si è trasformata in un inaspettato gesto di consapevolezza e – perché no – di umanità.
Nella notte tra il 14 e il 15 aprile, ignoti hanno rubato circa 50 colombe artigianali e alcuni elettrodomestici dalla sede di Vita21, un’associazione che da oltre 13 anni lavora per l’inclusione sociale e lavorativa di ragazzi con sindrome di Down. Le colombe erano state realizzate dai giovani nell’ambito del progetto “Work to Walk”, che li aiuta a costruirsi un’autonomia attraverso il lavoro.
Sembrava una storia triste, una ferita difficile da spiegare ai ragazzi. Ma poi è arrivata la sorpresa. Davanti a Casa21 è comparsa una scatola: dentro, 13 colombe e barattoli di crema al pistacchio, prodotti con amore dai ragazzi dell’associazione. A colpire però è stato il biglietto, scritto a mano e firmato con un nome noto alla letteratura e alla fantasia:
“Siamo ladri ma non sapevamo che era associazione ragazzi Down ci scusiamo. Buona Pasqua. Firmato Arsenio Lupin.”
Il messaggio ha sorpreso tutti, a cominciare dai volontari dell’associazione, che sui social hanno condiviso l’emozione:
“È uno di quei post che ci piacerebbe scrivere ogni giorno. Se questo gesto può segnare un nuovo inizio, noi siamo felici. E fieri, se in qualche modo Vita21 è stata parte di questo cambiamento.”
Una storia che racconta, in modo inaspettato, il potere delle relazioni, della consapevolezza e dell’errore riconosciuto. Non tutto è stato restituito perché gli elettrodomestici, fanno notare con un sorriso i volontari, “devono essere tornati utili” ma ciò che conta è il messaggio: anche chi sbaglia può fermarsi, riflettere e provare a rimediare.