Il numero crescente di persone autistiche intorno a noi ci costringe ad accendere un focus sulle possibilità di integrazione vera e concreta di questi giovani nella società e nel mondo del lavoro di domani.
E quindi a che punto siamo nell’integrazione sociale di bambini e adolescenti autistici sul nostro territorio?
A Sarno, presso l’Associazione Insieme si può, dal 2019 è partito il primo progetto attivo regionale frutto della campagna Sporcatevi le Mani, promossa dai Bambini delle Fate. Questa onlus, fondata 20 anni fa da Franco Antonello, oggi consta di una fitta rete di imprese sociali diffusa su tutto il territorio nazionale.
Così Biagio Ruocco, presidente dell’Associazione Insieme si può, con sua moglie Giusy e gli altri soci fondatori, tutti i mesi possono contare sul sostegno di più di 100 donatori, tra imprese, professionisti e attività commerciali del territorio, a cui viene offerta in cambio una vetrina sui profili social e sul giornale dell’Associazione.
Grazie al contributo dei sostenitori, più di 60 bambini e ragazzi autistici hanno avuto l’opportunità di accedere in modo totalmente gratuito a laboratori di pittura ed espressione creativa, danza, musica, nuoto e ippoterapia. Le attività sono dirette ed organizzate da personale specializzato e puntano, anche grazie al coinvolgimento attivo dei genitori, a sviluppare le autonomie e abilità dei ragazzi, così da ricavarne un valore da introdurre e offrire alla società.
Meraviglioso ed emozionante il cortometraggio “Un pezzo di luna” realizzato dai bambini dell’associazione Insieme si può, con lo straordinario contributo dell’attore e regista Gianni Parisi e le musiche di Sal da Vinci.
Ma anche avvicinandosi alla provincia di Napoli, si può contare su qualche realtà che rappresenta un’inestimabile fonte di speranza per il futuro di tanti bambini affetti da autismo.
In un’ex fabbrica ad Arzano, infatti, da più di 10 anni Antonio Culicelli accoglie minori e adulti autistici provenienti da Casavatore, Casoria, Melito e altri comuni limitrofi, oltre che da Napoli. Dopo la nascita del figlio Carlo, Antonio ha deciso di stravolgere la sua vita lasciando il suo vecchio lavoro, acquisendo la qualifica di tecnico sportivo per ragazzi disabili e trasformando il suo calzaturificio in un centro polifunzionale che ospita l’associazione “Noi Possiamo Onlus”.
Qui, bambini e ragazzi hanno l’opportunità di imparare attività come la preparazione della pizza, migliorare l’equilibrio sull’overboard, giocare a calcetto, praticare sport acquatici, motocross e divertirsi con il gioco delle bocce. E tanto altro ancora si potrà realizzare perché la straordinaria intraprendenza del fondatore dell’associazione non si pone limiti.
Il suo motto infatti è “hanno sottovalutato il vostro autismo! Tutto si può, basta trovare la strada giusta”.
E forse Antonio ha ragione: noi tutti siamo portati a sottovalutare ciò che non conosciamo o non riusciamo a comprendere fino in fondo ma, a quanto pare, nei silenzi dei bambini con disturbi dello spettro autistico si cela un mondo di ricchezza per buona parte ancora inesplorato!