Simone Cristicchi non ha bisogno di salire sul podio dell’ultima serata, lo ha fatto già nell’esordio di Sanremo 2025, ha già vinto, ha incontrato il pieno consenso degli italiani, ha fatto quello che deve fare un cantautore o meglio un poeta sensibile come lui. Ha regalato emozioni nella prima serata del Festival di Sanremo, ha fatto commuovere il pubblico dell’Ariston e sicuramente milioni di telespettatori.
Cristicchi ha utilizzato la musica, non solo per cantare, ma per descrivere, raccontare, liberare le sensazioni nascoste ed ha dipinto con arte ed infinita tenerezza un quadro sulla “mamma”, quella figura che è stata omaggiata negli anni, ma da un pò di tempo mancava al Festival della canzone italiana.
Basta andare indietro all’edizione del 1964 quando vinse “Tutte le mamme” di Gino Latilla, ed ancora negli anni successivi “Le mamme” di Toto Cotugno, “Tracce di te” di Francesco Renga, la storica “Portami a Ballare” di Luca Barbarossa e poi “In Bianco e Nero” di Carmen Consoli e “La prima stella” di Gigi D’Alessio.
Ispirato dalla sua storia personale e dal rapporto con la madre che si è risvegliata a seguito di un’emorragia celebrale, Simone Cristicchi nel brano “Quando sarai piccola” descrive dolore e sofferenza, affetto e amore, fragilità umana e senso del dovere. Un ciclo della vita che fa il suo giro naturale, i genitori, con o senza malattie, diventano di nuovo bambini e i figli diventano grandi e solo in base agli esempi ricevuti saranno in grado di prendersene cura, così come faranno con i loro figli.
Una storia di vita un pò dimenticata, ma Cristicchi la riporta nella mente e nel cuore di tutti con la semplicità e la delicatezza che contraddistinguono la sua scrittura.
Nel testo frasi struggenti che colpiscono in maniera vera rilasciando emozioni che vanno oltre la musica. “Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito, ti dirò di mio padre ovvero tuo marito” ed ancora “Quando ti prenderò in braccio e sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena”.
Ma il ruolo del figlio che sente su di sè il peso enorme della responsabilità si legge anche qui : “Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena” che conferma la volontà di chi si sente comunque impreparato, perchè nella vita ha ricevuto tanto ed è giunto il momento di restituire.
Simone Cristicchi ha vinto già, le sue parole superano ogni confine ed ogni ostacolo. Simone Cristicchi non ha bisogno del podio di Sanremo è già salito sul punto più alto del cuore umano e sarà solo una piacevole attesa riascoltarlo in tutte le serate del Festival.
Ecco il suo video ufficiale
L’artista romano vinse Sanremo nel 2007 con Ti regalerò una rosa, è tornato tre anni dopo con Menomale e, nel 2013, con La prima volta (che sono morto) e Mi manchi. L’ultima è stata nel 2019 con Abbi cura di me, con cui si è guadagnato il Premio Sergio Endrigo alla miglior interpretazione e il Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale.